Sex and the Vatican by Carmelo Abbate

Sex and the Vatican by Carmelo Abbate

autore:Carmelo Abbate [Abbate, Carmelo]
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858503249
editore: Piemme


Ventitré

Eugen Drewermann è scrittore, critico, teologo ed ex sacerdote.

Studi alla mano sostiene che in Germania, su un totale di diciottomila sacerdoti, almeno seimila vivono insieme a una donna.

E senza che tutto ciò sia motivo di particolare scandalo.

Uno su tre.

Io sono stupito.

Drewermann, che è tanto famoso quanto autorevole, dice che il fenomeno non lo colpisce più di tanto. La società tedesca è per tradizione più aperta di quella italiana nei confronti della sessualità, di conseguenza si dimostra più tollerante con i sacerdoti poco ligi alle regole.

In un sondaggio pubblico effettuato nell’aprile 2005, dopo la morte di papa Giovanni Paolo II, il 78 per cento dei cattolici tedeschi si è dichiarato favorevole a un alleggerimento del divieto per i preti di vivere la propria sessualità e di convolare a nozze. Il 77 per cento degli intervistati si è espresso a favore del sacerdozio femminile. Speranze condivise non solo dalla base cattolica ma, a sorpresa, anche dagli stessi religiosi.

Nella vicina Austria, una recente inchiesta realizzata su un campione di cinquecento preti da Paul M. Zulehner,teologo già decano della facoltà di teologia cattolica dell’università di Vienna, ha portato a questi risultati: l’81 per cento dei sacerdoti intervistati auspica l’abolizione dell’obbligo del celibato, il 51 per cento è per l’introduzione del sacerdozio femminile.

Zulehner ha raccolto la sua indagine in un libro: Wie geht’s, Herr Pfarrer? (Come va, signor parroco?), dal quale emerge un quadro di profonda trasformazione della Chiesa nelle sue figure istituzionali e nella vita comunitaria.

Dice Zulehner: «Il processo di cambiamento in atto non può essere evitato, anzi richiede un governo responsabile da un punto di vista sia giuridico che ecclesiale».

In realtà, il malcontento per l’attuale politica vaticana sul tema del celibato serpeggia, seppur più discretamente, anche tra le cariche più alte.

Ne sa qualcosa Hanspeter Schmitt, professore di etica all’università teologica di Chur, in Svizzera, autore di un articolo, pubblicato lo scorso ottobre sulla rivista «Diaconia», contenente una lista completa dei vescovi in servizio nei paesi di lingua tedesca che, in una o più occasioni, si sarebbero pubblicamente espressi a favore di una sua abolizione: Robert Zollitsch (Friburgo), Ludwig Schick (Bamberga), Franz-Josef Bode (Osnabrück), Heinz-Josef Algermissen (Fulda), Hans-Jochen Jaschke (Amburgo), Thomas M. Renz (Stoccarda), Christoph Schönborn (Vienna), Manfred Scheuer (Innsbruck), Ludwig Schwarz (Linz), Alois Kothgasser (Salisburgo), Kurt Koch (Basilea), Norbert Brunner (Sitten).

Nello stesso articolo, Schmitt prende una netta posizione contro l’obbligo del celibato per i sacerdoti, che considera non necessario sia sotto il profilo teologico sia per il diritto ecclesiastico: «L’obbligo del celibato è ormai considerato un inutile e pesante fardello da gran parte dei preti della Chiesa cattolica. Esso è all’origine di una vera e propria emorragia di sacerdoti, che mina alla base il normale svolgimento della vita parrocchiale in un numero crescente di diocesi».

Per Schmitt, la mancanza di una sfera intima vissuta all’interno di un normale matrimonio spingerebbe molti sacerdoti a cercare delle sostituzioni altrove. E anche coloro che riescono a vivere il celibato non sfuggono, denuncia il teologo, al sospetto generale che li vede come una «casta sessualmente frustrata» e di conseguenza molto pericolosa.



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